Con l’arrivo della stagione fredda, diventiamo “meteoropatici”: in molti subiscono un serio cambiamento di umore, generato da una diminuzione della luce naturale del sole. Il perché ce lo spiega in modo approfondito il dr. Rondina, biologo nutrizionista a Bologna.
“Questo calo dell’umore viene identificato come SAD (Seasonal Affective Disorder), ossia un disturbo affettivo legato al cambio di stagione. Si tratta di un tipo di depressione che colpisce fino ad un quarto della popolazione, per es. in Inghilterra ne soffre il 24% circa delle persone ogni inverno, tra settembre e aprile. Spesso colpisce anche donne in gravidanza, magari già a rischio di depressione post-partum per predisposizione individuale”.
Ma, da cosa trae origine la SAD? A causa della diminuzione di luce solare si verifica uno squilibrio biochimico che determina diversi sintomi: depressione, disturbi del sonno, voglia di carboidrati e di cibi dolci, difficoltà di concentrazione e memoria, irritabilità e incapacità di gestire lo stress, ansia, tensione e diminuzione della libido, problemi digestivi e intestinali (stipsi, diarrea) e persino stanchezza cronica.
Come sottolinea il Dr. Rondina: “In alcuni soggetti, particolarmente sensibili, le poche ore di luce del giorno di cui possiamo godere in inverno, sembrano causare una sorta di “caos” nell’orologio biologico, sconvolgendo i ritmi circadiani. La dieta ci dà una mano a ristabilire l’umore: quando i livelli di serotonina sono scarsi, infatti, diventa molto importante aumentare il consumo di cibi ricchi di triptofano (precursore della serotonina). Gli alimenti che ne contengono maggiori concentrazioni sono: uova (albume), merluzzo, semi di zucca, formaggi stagionati, pollo e cacao amaro, sostanze “anti-SAD” per eccellenza!”
“Un altro consiglio per superare più facilmente la SAD, conclude il Dr. Rondina, consiste nell’esposizione di braccia e gambe, per almeno 30 minuti al giorno, alla luce solare.
Quest’ultimo accorgimento, oltre ad abbassare la produzione di melatonina e riequilibrare la produzione di serotonina, favorisce la produzione della dose giornaliera di vitamina D, anch’essa in calo in questo periodo dell’anno ma importantissima per tutti.”