Dr.ssa Fiammetta Trallo, specialista in ginecologia ed ostetricia.
“Gli ormoni influenzano ogni tappa della vita sessuale delle donne. Dal menarca, con la comparsa del ciclo mestruale, fino alla menopausa conclamata, che segna la fine della fertilità, gli ormoni la fanno da padrone anche per quel che riguarda il desiderio sessuale, spinta iniziale di una buona vita di coppia e di una serena e sana visione di se stesse.
I principali “indiziati” in questo senso sono senz’altro i livelli di estrogeni femminili – in particolar modo l’estradiolo – e quelli di testosterone, ormone maschile per eccellenza, che svolge funzioni importanti sulla genesi del desiderio sessuale anche nella donna, pur essendo presente in quantità minori.
La vita fisiologica della “parabola del desiderio” prende avvio col menarca, raggiunge il top durante l’età riproduttiva ed inizia poi a discendere nel periodo della pre-menopausa, avviandosi verso livelli minimi durante la menopausa. Livelli che però non sono uguali per tutte le donne, perché i controlli ormonali rivelano che se in molte donne gli ormoni pro-sessualità si attestano, durante la menopausa, intorno allo zero, in altre rimangono invece più alti. Queste differenze tra livelli di estrogeni residui determinano anche l’incidenza e la severità dei disturbi associati alla loro carenza: vampate, sbalzi nel tono dell’umore, sudorazione intensa e, appunto, calo della libido e del desiderio.
Ciò avviene, a maggior ragione, anche per quelle donne che sono state messe in “menopausa forzata” a causa magari di un tumore o di altre patologie.
Quando ci si trova a dover fronteggiare, in conseguenza ai cambiamenti nell’assetto ormonale, non solo un calo del desiderio ma anche altri sintomi collegati alla menopausa, il consiglio, per tutte coloro che non abbiano precedenti di tumori al seno o predisposizione familiare, è quello di ricorrere alla Terapia Ormonale Sostitutiva di sintesi o ad una supplementazione con Trifoglio rosso, un fitoestrogeno naturale che porta buoni risultati soprattutto nel lungo periodo. Il Trifoglio rosso, infatti, si è rivelato molto più efficace della soia per limitare i disturbi soprattutto vaso-motori: vampate, insonnia, sudorazione eccessiva, calo nel tono dell’umore e, appunto, secchezza vaginale e difficoltà a raggiungere una buona vasodilatazione a livello locale.
C’è da dire che il calo del desiderio può riguardare anche chi è ancora in età fertile: stress, problemi col partner, un eccesso di stanchezza psico-fisica possono agire negativamente sulla libido, creando una sorta di “circolo vizioso” per cui la mancanza di desiderio scatena a sua volta nuovi motivi di tensione nella coppia e malcontento a livello intimo e personale. In questo caso consiglio, per aumentare l’energia disponibile e per contrastare la stanchezza, un integratore a base di Arginina, precursore della Creatinina, che migliora la trasmissione degli impulsi nervosi e la vasodilatazione. Oltre all’Arginina anche fitoestratti che agiscono da blandi simil-estrogeni, come la Salvia, possono essere un aiuto. La novità in questo senso è Clirax, food supplement pro-sessualità dedicato alle donne, a base di Tribulus terrestris, ottimo tonico in grado di aumentare i livelli di testosterone attivo nella donna, l’ormone più importante per stimolare il desiderio femminile, arricchito con Maggiorana, Salvia ed Arginina.
Perché la capacità di provare desiderio è senz’altro uno dei fattori che contribuiscono ad una vita di coppia felice oltre che alla definizione della propria femminilità; la mancanza di desiderio non deve essere sottovalutata, a qualunque età si manifesti.”