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Un’ora sola. Che differenza farà mai?

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Scritto da Capitale Salute

Ebbene, spostare in avanti le lancette degli orologi, come faremo a fine marzo, secondo il rituale convenzionale che prevede l’introduzione dell’ora legale per sfruttare al massimo la luce solare, risparmiando sul consumo energetico, può avere delle conseguenze sulla salute di alcune categorie di persone più vulnerabili.

Ne risentiranno i cardiopatici e coloro che soffrono di disturbi del sonno e dell’umore.

Quanto agli altri, 3600 secondi sono davvero quasi insignificanti per le capacità di adattamento dell’organismo.

Fonte: lastampa.it

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