La Salvia hispanica, dalla quale derivano i semi di Chia, è una pianta originaria del Centro America. Cresce su terreni argillosi, alcalini e soleggiati dai quali trae le sue notevoli proprietà nutrizionali.
I primi a coltivarla, fin dall’antichità, furono gli Aztechi che consumavano abbondantemente i suoi semi per il loro valore nutrizionale ed energetico, era l’alimento base della popolazione e, in particolare, dei guerrieri. Il nome Chia, infatti, significa “forza” in lingua Azteca.
I semi di Chia sono una fonte vegetale di proteine complete e sono una delle più ricche fonti di grassi polinsaturi della catena Omega-3. Gli acidi grassi essenziali Omega-3 sono fondamentali per l’organismo: svolgono un’azione antinfiammatoria e contribuiscono ad abbassare il colesterolo poiché agiscono sui livelli dei trigliceridi e delle lipoproteine a bassa densità (LDL). Ne risulta un abbassamento della pressione arteriosa e una riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare, a beneficio del nostro cuore.
Questi semi hanno anche un’altra peculiarità: se immersi in un liquido aumentano il proprio volume, fino a 7 volte il loro peso, trasformandosi in un gel utile per la salute dell’intestino; le fibre solubili nutrono la flora batterica intestinale (probiotici), mentre il gel è in grado di raccogliere le tossine presenti nel tratto intestinale, coadiuvando la regolarità intestinale, idratando il colon e rilasciando elettroliti e nutrienti, tra i quali il Calcio, che è naturalmente maggiormente assorbibile rispetto a quello presente nel latte vaccino, insieme a ferro, magnesio, fosforo e niacina (Vit. B3).