In Italia il 15% dei portatori dell’infezione HIV non ne è consapevole ed una diagnosi su due è tardiva, a fronte di 4mila nuove diagnosi l’anno, senza variazione sensibili negli ultimi 10 anni.
Per merito della terapia, la mortalità per HIV/AIDS è crollata, e la qualità di vita delle persone colpite è molto migliorata.
Tuttavia, la malattia non è sconfitta e alla sospensione della terapia segue di regola la ripresa della replicazione del virus e della progressione della malattia.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la maggior parte delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile, in Italia, a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l’84.1% di tutte le segnalazioni.
Fonte: ANSA