Gli anni passano. E gli effetti, come si “vedono” sulla pelle del viso e del corpo, si “sentono” anche nelle parti più intime.
Il calo progressivo degli estrogeni, che inizia già a partire dalla premenopausa, riduce lo spessore dei tessuti genitali. La mucosa vulvo-vaginale pian piano si assottiglia ed inizia una significativa riduzione della lubrificazione che genera secchezza, prurito, bruciore e dolore durante i rapporti.
A differenza della sindrome vasomotoria che tende ad attenuarsi nel tempo, i disturbi intimi non solo persistono ma talvolta peggiorano. Ad alterare la funzionalità dell’organo del piacere contribuisce anche la diminuzione della produzione di collagene. In pratica viene a mancare una preziosa sostanza che determina l’elasticità dei tessuti di tutto il corpo, incluso quelli genitali e urinari.
Anche la vescica ne risente; il risultato è l’insorgenza di un vero e proprio disconfort urinario: senso di peso e dolore che peggiora con il riempimento, aumento della frequenza e urgenza urinaria e/o dolore durante la minzione con senso di incompleto svuotamento. E non solo. Il disconfort urinario coinvolge anche la vita sessuale quando scatena la cosiddetta “cistite-post coitale”, un’irritazione vescicale ed uretrale che compare a distanza di 24-48 ore dal rapporto sessuale legata non tanto ad infezioni batteriche quanto al traumatismo indotto dal rapporto stesso.
Stesso discorso vale per la vagina; il bruciore e il senso di irritazione che compaiono dopo il rapporto, e che possono persistere anche per alcuni giorni, dipende spesso da piccole abrasioni vaginali che si creano in condizioni di scarsa lubrificazione e che alterando la mucosa favoriscono la replicazione di funghi e batteri opportunisti. Proprio per i motivi sopracitati, l’esame colturale del secreto vaginale e le urinocolture delle infiammazioni post-coitali sono nella maggior parte dei casi negative, pur in presenza di un quadro di vaginite e/o cistite sintomatica.
Non capita a tutte le donne, ma quando si verificano determinate condizioni bisogna correre ai ripari.
I gel-lubrificanti con acido ialuronico o con acqua e polycarbophil hanno azione preventiva ma non sempre risolvono il senso di bruciore e fastidio che persistono dopo il rapporto o che vengono avvertiti nel quotidiano anche in assenza di attività sessuale.
Gli estrogeni locali sono, per chi vuole e/o può assumerli, altamente risolutivi ma sono assolutamente controindicati in donne che hanno avuto tumori mammari ormonosensibili. Molte donne poi non hanno piacere di assumerli in quanto prodotti a base ormonale.
Per questi disturbi tra i rimedi più efficaci ci sono gli ovuli a base di sostanze naturalmente anti-irritanti. Una buona formulazione sono quelli a base di propoli, camomilla e tiglio che grazie alle proprietà benefiche di questi estratti fitoterapici hanno un effetto altamente protettivo sulla mucosa vaginale, sia per gli effetti anti-flogistici e lenitivi, nonché per l’azione anti-microbica, sia perché favoriscono i processi di guarigione dei microtraumatismi locali.
La Propoli è un prodotto che le api ottengono dalla rielaborazione di secrezioni resinose di diverse piante. L’estratto oleoso di propoli riesce a veicolare tutte quelle componenti aromatiche ad alta attività battericida, fungicida, antinfiammatoria, cicatrizzante, e anche anestetica.
Il Bisabololo è il principale componente dell’olio essenziale di camomilla con note proprietà anti-irritanti, lenitive e disarrossanti della cute e delle mucose. Possiede proprietà calmanti ben conosciute da secoli e perciò viene utilizzato in numerosi prodotti cosmetici.
Il Tiglio è, invece, utile per calmare il sistema nervoso con azione antispasmodica e sedativa. Le sue mucillagini hanno proprietà rinfrescanti e lenitive e per questo sono usate anche in dermo-cosmesi per pelli delicate e sensibili.
Queste tre sostanze naturali, veri e propri doni della natura, sono contenute negli ovuli Intinam, altamente efficaci e dalle dimensioni ridotte. Questo vuol dire che il loro inserimento risulta molto agevole soprattutto quando la mucosa vaginale è molto irritata; infatti le dimensioni sono state pensate per aumentare l’aderenza e la compliance alla terapia locale per i disturbi intimi a tutte le età.
Per una più veloce risoluzione della sintomatologia si può associare l’assunzione di un paio di compresse al giorno di Wobenzym Plus, un integratore a base di Bromelina (sostanza antinfiammatoria naturale estratta dal gambo dell’ananas), Tripsina (con azione proteolitica) e Rutina (regolatore della permeabilità e del trofismo dei capillari). Queste tre sostanze, agendo in sinergia tra loro, aiutano a contrastare i processi infiammatori acuti caratterizzati da un’intensa reazione vascolare.
Dott.ssa Fiammetta Trallo, Medico Chirurgo Specialista in Ginecologia e Giornalista della Salute.