I consigli della Dr.ssa Stefania Piloni, specialista in ginecologia
Ben il 40% delle future mamme deve affrontare, durante la gravidanza, un disturbo che provoca stanchezza, giramenti di testa, piccoli mancamenti, pallore: l’anemia; ovvero la mancanza a livello organico di quantità adeguate di ferro, minerale preziosissimo.
<<Di solito l’anemia gravidica colpisce donne già tendenzialmente anemiche, con mestruazioni molto abbondanti, e che la gravidanza mette ulteriormente alla prova>> – spiega la Dr.ssa Piloni, che continua: <<Durante i primi tre mesi di gravidanza si verifica una sorta di diluizione del sangue, con conseguente calo della concentrazione di globuli rossi a livello ematico, per via dell’accumulo di liquidi, soprattutto all’interno della placenta. Ma questo è un evento normale, e infatti cambiano i parametri di riferimento dei livelli minimi di ferro nelle analisi delle donne in gravidanza, vengono abbassati. Successivamente, però, sarà il feto a richiedere ingenti e maggiori quantità di questo minerale, per potersi sviluppare in modo corretto e completo, e ciò provocherà una sorta di “furto” di ferro dalla madre. Le prime spie di una mancanza di ferro sono pallore, stanchezza, sensazione di svenimento; un’analisi del sangue potrà confermare la sospetta anemia. A questo punto sarà bene intervenire, per riportare il ferro a livelli adeguati, perché trascinarsi un’anemia fino al periodo dell’allattamento potrebbe voler dire protrarre la stanchezza proprio quando ci sarà maggior bisogno di energie, a causa dei risvegli notturni del bebè e delle nuove cure di cui necessiterà, ma anche rendere ancor più complicata la cura. Perché un’integrazione di ferro durante l’allattamento al seno altera il gusto del latte, rendendolo amaro e poco gradito al neonato, o provocandogli coliche e mal di pancia, e ciò solitamente impedisce alla mamma di assumere con costanza il ferro di cui ha bisogno.
Inoltre, affrontare il problema in gravidanza significa arrivare in salute al momento del parto, che comporta sempre perdite ematiche più o meno importanti, minimizzando così i rischi legati all’anemia.
La supplementazione di ferro, in caso di anemia, dovrebbe prevedere l’assunzione di integratori che abbinino, al minerale mancante, anche la Vitamina C e l’acido folico, perché il vero problema è l’assimilazione del ferro a livello organico, che viene appunto facilitata da questi due elementi. Oltre a prodotti specifici – per es. Ferronam Named – consiglio anche l’introduzione nella dieta di verdure a foglia verde scuro, ricche di folati, che facilitano l’assorbimento. Anche la Spirulina, unico tipo di alga che è possibile assumere tranquillamente in gravidanza, perché non altera la funzionalità della tiroide, essendo una fonte ricchissima di Ferro, può risultare utile.>>