I pazienti oncologici italiani attendono in media 806 giorni, cioè 2,2 anni, per accedere a un farmaco anticancro innovativo.
È il tempo che intercorre fra il deposito del dossier di autorizzazione e valutazione presso l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) e l’effettiva disponibilità di una nuova terapia nella prima regione italiana. Questo tempo può dilatarsi fino a 3 anni (1.074 giorni), se si considera l’ultima regione nella quale il farmaco viene distribuito.
Non solo, ai lunghi tempi di attesa spesso si accompagna la ‘tossicità finanziaria’, ossia la crisi economica individuale conseguente al cancro e alle sue cure: questa condizione tocca il 22,5% dei pazienti italiani, che presentano anche un rischio di morte del 20% più alto rispetto ai malati di cancro benestanti.
È quanto emerge dal IX rapporto sulla condizione assistenziale dei pazienti oncologici.
Fonte: Adnkronos