10 regole per smascherare le bufale sulla nostra salute
Come possiamo capire se ciò che stiamo leggendo è scientificamente valido o è addirittura una bufala? È proprio questo il dilemma di chi naviga in Rete alla ricerca di notizie sulla salute.
L’Unione Nazionale dell’Informazione Medico-Scientifica (UNAMSI) ha di recente elaborato un Decalogo che intende stimolare una lettura più critica possibile sulle informazioni reperite nel vasto mondo del Web.
Il documento è stato sottoscritto da diverse istituzioni scientifiche ed in particolare da CIPOMO, il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri, organismo che si è fatto promotore di questa iniziativa perché in campo oncologico le “bufale sulla salute” sono molto pericolose.
Decalogo UNAMSI
1) Verificare la fonte
Verificare sempre chi è il proprietario del sito, del giornale, del blog, sia esso istituzione, editore, industria, associazione, singolo cittadino. Serve per capire bene chi ha interesse a veicolare quel tipo di informazione. A seguire, controllare la notizia sui siti istituzionali: Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Agenzia Italiana del Farmaco, Ospedali e Società medico-scientifiche. È importante che il sito di consultazione riporti sempre, nelle notizie pubblicate, autorevoli fonti di provenienza, questa caratteristica è una misura di attendibilità del sito stesso.
2) Accertarsi dell’aggiornamento del sito
Importantissima la verifica circa la data della pubblicazione. È una chiara indicazione dell’attualità di una notizia. Su Internet infatti non si perde nulla e può capitare, utilizzando un motore di ricerca, di arrivare ad una notizia vecchia anche di anni.
3) Cure mediche: evitare il “fai da te”
Nessuna informazione scritta può sostituire la visita del medico. Medico e farmacista devono restare i principali punti di riferimento in materia di salute. I contenuti in Rete devono avere “solo” uno scopo informativo e in nessun caso possono sostituire la visita o la prescrizione di un medico o il consiglio di un farmacista.
4) Diffidare delle prescrizioni senza visita
Nessun medico serio farà mai una prescrizione a un malato sconosciuto senza averlo visitato. Diffidare, quindi, dei siti e degli esperti che indicano farmaci e terapie sulla semplice descrizione dei sintomi. Non è serio, non è professionale, e può essere molto pericoloso.
5) Monitorare il rispetto della privacy
Accertarsi che il proprietario di un sito che gestisce le informazioni sulla salute degli utenti (per esempio attraverso il servizio ’’l’esperto risponde’’) rispetti la normativa sulla privacy e garantisca la confidenzialità dei dati.
6) Valutare con la giusta attenzione blog e forum
Possono essere fonti utili, ma anche insidiose perché propongono storie di pazienti e dei loro familiari che suscitano empatia e coinvolgimento emotivo. Fare attenzione: sono quasi sempre racconti soggettivi che non è detto abbiano un’affidabilità scientifica. La lettura critica è di rigore.
7) Occhio ai motori di ricerca
Quando si digita una parola chiave il risultato della ricerca non mostra un elenco di siti in ordine di importanza, ma la selezione può dipendere da diversi fattori. Per chiarire, i motori di ricerca lavorano come “Machine Learning”, cioè memorizzano le scelte e i gusti dell’utente per poi proporre argomenti in linea con le preferenze manifestate nelle scelte precedenti. Non fermarsi quindi alla prima ricerca, ma esaminare ed incrociare più ricerche e più dati.
8) Non “abboccare” alla pubblicità mascherata
Un sito di qualità deve sempre tenere separata l’informazione indipendente da quella pubblicitaria, che dovrebbe sempre essere palese e dichiarata.
9) Acquistare con cautela farmaci online
Acquistare farmaci online solo da farmacie autorizzate. In Italia, tali esercizi devono riportare sul sito l’apposito logo identificativo, comune in tutta l’Unione Europea, rilasciato dal ministero del Salute ai venditori online con titolo a commerciare farmaci ai sensi della normativa vigente, “Clicca qui per verificare se questo sito web è legale”. Cliccando sul logo si sarà rinviati al sito web del Ministero della Salute dove è possibile verificare se il venditore online è registrato e quindi autorizzato. Se il sito non è legato a una farmacia, comprare un farmaco online può essere molto pericoloso.
Logo Europeo per la vendita online di medicinali
10) Non cascare nella psicosi del complotto
Nel web capita spesso di incappare in notizie catastrofiche sull’effetto di vaccini e farmaci. Non perdere mai la capacità di analisi e di critica e confrontarsi sempre col proprio medico.
Dott.ssa Fiammetta Trallo
Specialista in Ginecologia e Ostetricia e Giornalista della Salute