Il rientro dalle vacanze e il cambio di abitudini, la ripresa dell’attività lavorativa e una routine troppo stressante possono determinare un “cattivo” riposo notturno.
Difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni, impossibilità a riprendere sonno e a volte “contare le pecore” non basta! Un recente studio della Pensylvania University, su oltre 4.500 persone, ha individuato alcuni elementi e Sali minerali che non dovrebbero mancare nella dieta perché facilitano e migliorano un buon riposo notturno.
Pare, infatti, che raddoppiare l’apporto di Selenio riduca del 20% il rischio di non riuscire ad addormentarsi: le patate arricchite di questo prezioso minerale ma anche riso, orzo, legumi, non dovrebbero mancare nella minestrina della sera. Aumentare i livelli di Calcio, invece, ridurrebbe i disturbi del sonno: ecco perché a volte funziona il classico “bicchiere di latte prima di andare a nanna”… I carboidrati a lento rilascio di zuccheri diminuirebbero i risvegli notturni avendo tempi di assimilazione molto più lunghi, diversamente da quelli a rilascio rapido (pasta, pane, zuccheri) che fanno impennare la glicemia e devono essere bruciati in fretta per una corretta trasformazione del glucosio in energia, ecco perché per la cena è meglio preferire verdure a foglia verde (spinaci, insalate), asparagi, broccoli e pomodori. Se si fa fatica ad addormentarsi bisognerebbe limitare il consumo di dadi da brodo e alimenti poco digeribili come tuorli d’uovo, insaccati e salumi, fritture, alcuni vegetali come peperoni e cetrioli e i formaggi stagionati che contengono tiramina, sostanza che può incidere negativamente sulla qualità del sonno.
Una ricetta perfetta per la cena, che concili il sonno e soddisfi il palato, potrebbe quindi essere il classico risotto agli asparagi o una zuppa d’orzo con spinaci.
Se nonostante un menù “pro-sonno” faticate ancora ad addormentarvi, vi può aiutare Sedanam® di Named®: contiene Melissa e Avena, per il benessere mentale, e Passiflora e Valeriana, per favorire il riposo notturno.