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3 mete stellare per palati ad alta quota

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Scritto da Capitale Salute

Febbraio, tempo di settimane bianche. Per accontentare non solo i patiti dello sci, ma anche chi va in montagna per godere dei piaceri della gola, complici le calorie perse durante le discese ardite, alcune “special tips” per assaggiare qualcosa che nasce in montagna ma non si ferma lì, spaziando in abbinamenti inediti e coraggiosi di sapori “alti”. Perché il gusto non si annoi, ogni tanto vanno sperimentate esperienze gourmet del tutto nuove…

Ecco allora 3 ristoranti insoliti, tutti “stellati”, per atmosfere da “neve” ricche di calore…

Al Laite di Sappada (BL), una cena romantica nelle stübe d’epoca per piatti inaspettati che cambiano in base alla stagione e che si rifanno al passato e alle materie prime del territorio ma con un coraggioso sguardo a profumi lontani e guizzi di autentica genialià, tra “sopa coada”, “tortelli all’uovo”, “gnocchi di fagioli di Lamon”, “Urogallo con rapa sappadina, licheni, mugolio”…la fantasia regna sovrana. (Info: www.ristorantelaite.com)

In Val d’Aosta, a Gignod, il ristorante La Clusaz vi accoglierà con una cucina di tradizione, a base di ricette ormai quasi dimenticate: la tartiflette, per esempio, una ricca zuppa di patate con fontina dop e pancetta. O la carbonade, manzo marinato e cotto nel vino rosso… Per amanti delle ricette storiche. (Info: www.laclusaz.it)

A La Stüa de Michil di Corvara (BZ), lo chef è giovane, l’atmosfera da romantica baita di montagna, e i piatti spaziano tra tradizione e innovazione per proposte del tutto originali, che mescolano i prodotti tipici del Trentino Alto Adige a gusti del tutto diversi per provenienza, composti in altrettanti Menù: “I Classics”, “Nü Orizonc”, e così via…Aperto solo la sera. (Info: www.hotel-laperla.it)

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