Fra i 15 progetti, tutti italiani, protagonisti del “BioInItaly Investment Forum & Intesa Sanpaolo StartUp Initiative” compare anche “mEryLo”, lo spin-off del politecnico di Milano: tre ricercatrici di ingegneria biomedica del PoliMi hanno sviluppato il prototipo di un device microfluidico compatto capace di intrappolare farmaci dentro i globuli rossi dei pazienti, senza alterarne l’integrità; l’idea è quella di far viaggiare la chemioterapia nel sangue a bordo di una cellula-traghetto, affinché il principio attivo venga rilasciato piano piano, con meno effetti collaterali e meno somministrazioni.
Una delle ricercatrici, Monica Piergiovanni afferma: <<Abbiamo sviluppato un dispositivo per mettere la chemio all’interno dei globuli rossi del sangue del paziente. In questo modo riusciamo a ridurre gli effetti collaterali, dovuti al picco tossico che si ha nei primi giorni della terapia, e allo stesso tempo riusciamo a prolungare la finestra terapeutica e quindi a ridurre il numero di volte in cui il paziente deve recarsi in ospedale. Abbiamo testato il nostro prototipo su sangue umano da pazienti donatori; adesso cerchiamo risorse per proseguire i test preclinici, arrivare alla sperimentazione sull’uomo e infine al mercato>>.
Fonte: Adnkronos