Più prudenti e timorosi o al contrario sbruffoni e inclini a rischiare?
La risposta è scritta nei geni: almeno 124. Un gruppo internazionale di scienziati, infatti, ha identificato 124 varianti genetiche associate alla propensione a correre rischi, come si legge in uno studio canadese pubblicato su ”Nature Genetics”.
Ma qual è il peso di queste varianti? Gli scienziati dell’University of Toronto sottolineano che nessuna, da sola, influisce significativamente sulla propensione al rischio di una determinata persona o sull’inclinazione a prendere decisioni azzardate, e che tuttavia i fattori non genetici sono più importanti rispetto a quelli genetici per quanto riguarda il rischio.
Nel loro insieme, le varianti genetiche identificate nello studio fanno luce su alcuni dei meccanismi biologici che influenzano la volontà di una persona di assumersi dei rischi.
Si tratta, inoltre, di uno dei più grandi studi di genetica realizzati fino ad oggi, e si basa sulle informazioni relative a oltre un milione di individui con antenati europei.
<<Le varianti genetiche associate alla generale tolleranza al rischio tendono ad essere collegate anche ad un maggior eccesso di velocità e al consumo maggiore di alcol, tabacco e cannabis, ma anche a investimenti e comportamenti sessuali più rischiosi>>, afferma Jonathan Beauchamp dell’Università di Toronto.
Fonte: Adnkronos Salute