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Agosto in alta Valtellina, sulle tracce del Bitto DOP

Agosto in alta Valtellina, sulle tracce del Bitto DOP
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Scritto da R C

Estate, afa e temperature impossibili? Se ad agosto resti in città ma ti prende la voglia di una fuga verso climi più freschi, non troppo lontano da casa, dove potrai scoprire come viene fatto uno dei formaggi “mito” della nostra penisola, scappa in alpeggio, scegli la Valtellina…mungi la “Bruna alpina” e assaggia il BITTO DOP!

Ecco un paio di alpeggi facilmente raggiungibili o comunque raggiungibili con escursioni non troppo impegnative, per organizzare una sosta golosa, un weekend speciale o un tour in Alta Valtellina a caccia del Re dei formaggi DOP di quest’area di Lombardia.

Non solo panorami mozzafiato e prelibatezze enogastronomiche, ma una vera e propria esperienza, difficile da dimenticare, perché ricca di sfumature ed emozioni. Unica avvertenza, prima di partire per un weekend, è quella di contattare le strutture e gli alpeggi per programmare la visita.

Il Bitto DOP, re delle produzioni casearie valtellinesi, viene prodotto con latte intero, appena munto e lavorato a caldo, quando i bovini pascolano in alta quota durante il periodo estivo. La Malga della famiglia Pedranzini, proprietaria di Cascina Margherita a Bormio, è situata a 2500 mt d’altezza, sull’Alpe Fornazzo, nelle vicinanze del Ghiacciaio dei Forni, uno dei più grandi e suggestivi ghiacciai italiani, circondato dalla catena montuosa dell’Ortles-Cevedale. Qui, le Brune alpine vengono portate al pascolo da giugno a fine agosto, tempo permettendo, e qui ogni giorno i casari di cascina Margherita (www.pedranzini.com) producano ogni giorno il Bitto, che, dopo una stagionatura di minimo 70 giorni, verrà marchiato dal Consorzio di Tutela (www.ctcb.it) a garanzia della DOP. Oltre a visitare lo spaccio di Bormio, dove potrete trovare non solo il Bitto dell’anno scorso, se sarete fortunati, ma anche le Bresaole IGP e tante specialità valtellinesi, è consigliata un’escursione in alpeggio, per conoscere i segreti della produzione di questo magnifico formaggio a latte crudo.

Potrete cenare e pernottare al Rifugio Alpe Forni, che oltre a numerosi posti letto è dotato di un ristorante (www.forni2000.com). E, il mattino successivo, svegliarvi all’alba per aiutare gli alpeggiatori a mungere, oppure partire per un’escursione nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, scegliendo uno dei molti percorsi di trekking proposti dai gestori del rifugio.

All’Alpe Federia, in quel di Livigno, si trova invece L’Agriturismo Federia, di Bormolini Marco Vittorio, a 2.200 metri. Ad accogliervi, il silenzio e l’aria sottile d’alta montagna, che altrove non trovereste. Qui, immersi in un panorama mozzafiato, che spazia a perdita d’occhio sui monti circostanti, è possibile mangiare piatti tradizionali valtellinesi, come sciatt e gnocchetti al ragù di selvaggina, ed anche pernottare. È possibile, anche in questo caso, accordarsi con il gestore per visitare l’alpeggio e scoprire come si lavora il Bitto DOP o partire per un’escursione decisamente “DOC”! Per Info:  Tel. 3394707479 e su Facebook https://m.facebook.com/AgriturismoFederiaLivigno/

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