Conosciuto come 2019-nCov, questo nuovo virus che sta minacciando, a partire dalla Cina, tutto il resto del mondo, si presenta come polmonite e appartiene alla famiglia dei Coronavirus.
Secondo il Ministero della Salute i sintomi descritti evocano principalmente un’infezione respiratoria acuta: febbre, tosse, brividi, dolori muscolari, affaticamento e a volte mal di testa. Questi sintomi, comuni a molte altre patologie meno pericolose, rendono difficile diagnosticare questo virus che, secondo le autorità cinesi, continua a mutare. Nei giorni scorsi il bilancio ufficiale delle vittime del Coronavirus è salito a 80 morti, mentre sono 2.300 i casi di contagio confermati in tutta la Cina, ma il numero dei contagiati è purtroppo destinato a crescere.
Il virus 2019-nCoV non è potente quanto la Sars, ma la sua mappa genetica indica una somiglianza del 79,5% con il virus della Sars (Severe Acute Respiratory Syndrome), comparso fra il 2002 e il 2003, e che causò quasi 800 vittime; sembra oltretutto che si stia rafforzando: il ministro cinese della Sanità Ma Xiaowei ha spiegato che la capacità di diffusione del Coronavirus, il quale ha un periodo di incubazione fino a 14 giorni, sembra diventare più forte e che non sono ancora chiari i rischi della sua mutazione. L’ultimo salto di qualità è stato segnalato dall’OMS, che ha riferito di un primo contagio da uomo a uomo fuori dalla Cina: si tratta di un caso in Vietnam, un paziente mai stato in Cina ma “familiare” di una persona che aveva visitato Wuhan. In Cina, per tentare un contenimento, si innalzano nuove barriere. Dopo aver isolato 56 milioni di persone, bloccato i viaggi organizzati all’estero, interrotto feste e istituito controlli a tappeto su tutti i mezzi di trasporto, le autorità hanno emesso il divieto temporaneo al commercio di animali selvatici, dai quali si ritiene abbia avuto origine Coronavirus.
Secondo Jean-Claude Manuguerra, ricercatore dell’Institut Pasteur, intervistato da Le Parisien, questo Coronavirus è meno contagioso dell’influenza, perché attacca più frequentemente gli “organi respiratori più interni”, ma, allo stesso tempo, potrebbe comportarsi come alcuni ceppi virali (H5 N1, non H1 N1 fino ad ora), che possiedono una virulenza che attacca i mitocondri, determinando inoltre ulteriore stress ossidativo nei tessuti polmonari.
Nel 2009 il Prof. Luc MONTAGNIER, Presidente della World Foundation AIDS Research & Prevention, prima che fosse disponibile un vaccino efficace per il virus H1 N1, aveva condiviso con il pubblico, oltre alle consuete precauzioni igieniche, anche la sua esperienza per prevenire l’infezione: raccomandazioni perfettamente compatibili con la prevenzione per il Coronavirus nCoV 2019.
Il prof. Luc MONTAGNIER afferma: «Le mucose di bocca, faringe, gola e naso sono vulnerabili, specialmente nella stagione fredda. Sono parzialmente protette dagli invasori – virus e batteri – grazie al muco prodotto e alla saliva. È quindi necessario mantenersi ben idratati, soprattutto durante i lunghi voli, al fine di mantenere umide le mucose.
Oltre a norme di buon senso, utili per limitare la diffusione di tutte le patologie influenzali e parainfluenzali, quali lavarsi le mani regolarmente, usare fazzoletti usa e getta, coprirsi la bocca quando si tossisce, evitare le persone a rischio, indossare una mascherina in caso di raffreddore e misurarsi costantemente la temperatura corporea, possono rivelarsi utili alcuni prodotti di origine naturale, che migliorano le difese naturali e rinforzano le nostre barriere contro i virus.
Tra quelli che ho utilizzato maggiormente, c’è, oltre al glutatione, anche un preparato di papaia fermentata, FPP® (Fermented Papaya Preparation), noto in tutto il mondo come Immun’Age® che, come evidenziato da numerosi studi, ha dimostrato di possedere proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti ed antiossidanti, caratteristiche importantissime in campo “preventivo”. È quindi utile come trattamento complementare per le infezioni gravi, in associazione ai farmaci tradizionali, ma, soprattutto, per migliorare e rendere più efficaci le nostre stesse difese immunitarie, al fine di rendere più difficile il contagio».
FPP® (Immun’Age®) è distribuito sotto forma di polvere in bustine da 3 gr o 4,5 gr. La polvere si scioglie sotto la lingua per consentire un ottimale assorbimento dei principi attivi; viene consigliato di non assumere cibo e bevande per 5 minuti dopo l’assunzione.