Il carcinoma mammario è la neoplasia in assoluto più frequente nel nostro Paese e interessa in totale 800 mila donne.
Ma proprio da nuove “armi”, quali la biopsia liquida, arrivano importanti opportunità: attraverso un semplice esame del sangue, infatti, possiamo individuare le cellule tumorali e il DNA tumorale circolanti.
Sono informazioni indispensabili che ci permettono di capire quali potranno essere i mutamenti biologici del cancro.
Con le biopsie tradizionali, svolte sui tessuti, abbiamo solo una semplice fotografia momentanea dello stato della malattia. Invece, ora si definiscono in modo più preciso i target terapeutici ed è possibile prevedere un utilizzo più accurato e personalizzato dei trattamenti disponibili.
Il monitoraggio dell’evoluzione della malattia ha come obiettivo anche la diagnosi precoce di un’eventuale recidiva.
Fonte: ANSA