Bimbi Salute

La pandemia “pesa” sulle abitudini alimentari dei più piccoli: a rischio l’efficienza immunitaria e il corretto sviluppo neurologico

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Scritto da R C

Intervista alla Dr.ssa Isabella Villa, Pediatra

In periodo di quarantena obbligatoria, tutte le abitudini dei bambini sembrano essere saltate. La frequenza scolastica e le attività sportive garantiva una routine che, di questi tempi, è sempre più difficile ristabilire. A casa ci si impigrisce, si mangia di più e magari anche male, preferendo ad un menù sano e variato tutta una serie di “comfort food” che spesso sono rappresentati da cibi ricchi di carboidrati e zuccheri, altamente calorici o troppo grassi, che pesano sulla salute dei bambini, i quali tendono, complice la mancanza di un’attività motoria regolare, ad ingrassare.

«E non solo!» – chiarisce la Dr.ssa Isabella Villa, pediatra – «Il pericolo, infatti, è che, aldilà dell’aumento ponderale, già di per sé nocivo, un’alimentazione sbilanciata verso sostanze ad alto indice glicemico (pane, pasta, merendine, torte, pizze…), possa scatenare un’infiammazione a livello organico (l’insulina, che va a tamponare i livelli di glicemia elevati, infatti, ha una forte azione pro-infiammatoria) che contribuisce ad abbassare le difese immunitarie in un momento in cui sono di primaria importanza, perché ci aiutano a debellare i virus. Anche l’efficienza neurologica sembrerebbe risentire di una dieta inadeguata e poco bilanciata.

Oltretutto, in questo periodo anche gli stimoli esterni, legati alla percezione sensoriale dell’ambiente, sono limitati, perché i bambini non possono passeggiare, correre, frequentare liberamente parchi e aree verdi e interagire con i coetanei; questo fa sì che al cervello manchi una parte importante degli input che innescano le attività neurologiche di sperimentazione, decodifica e rappresentazione della realtà».

Come riequilibrare allora una dieta che, a causa dell’emergenza Covid-19, può aprire la porta a problemi di salute nei bambini, sia di tipo immunologico sia a livello neurologico?

La Dr.ssa Villa fornisce alcuni pratici suggerimenti:

  • creiamo abitudini regolari, con orari abbastanza fissi, cercando di suddividere pasti e spuntini bilanciati in base alle attività che, in questo momento, sono prevalentemente di tipo “cognitivo” più che motorio;
  • tentiamo, nei limiti del possibile, di proporre cotture semplici, variando il più possibile il menù, inserendo frutta e verdura di stagione, ed evitando merendine, patatine e altri cibi preconfezionati e altamente lavorati;
  • lo zucchero è carburante per il cervello, ma va assunto da alimenti a indice glicemico medio e basso: la frutta, le verdure, i legumi, il riso integrale, il cioccolato fondente, lo yogurt naturale e alcuni tipi di frutta secca (noci e mandorle);
  • inseriamo adeguate quantità di acidi grassi attraverso l’alimentazione (Omega-3 e Omega-6), perché sono fondamentali per un corretto sviluppo neurologico e possiamo assumerli solo attraverso l’alimentazione, visto che il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli autonomamente. Via libera quindi a pesce azzurro e salmone, frutta secca e semi oleosi (girasole), olio EVO e verdure a foglia larga come spinaci, biete, radicchio: sono antinfiammatori e a basso indice glicemico. Purtroppo, i più piccoli non amano molto il gusto del pesce e di certe verdure: in questo caso un paio di cicli all’anno con integratori di Omega-3 che vadano ad arricchire e supplementare la quota di acidi grassi biodisponibili può essere importante, soprattutto se i nostri bambini soffrono di disturbi dell’attenzione e/o del sonno. In commercio esistono formulazioni efficaci e sicure, che alla gradevolezza del gusto uniscono benefici ormai assodati per un corretto sviluppo neurologico;
  • organizziamo, inoltre, quante più attività di gioco o studio all’aperto siano possibili, sfruttando il balcone o il giardino condominiale, perché, soprattutto in fase di crescita, la Vitamina D, che si forma grazie all’esposizione al sole e alla luce naturale, è di fondamentale importanza, contribuendo ad una formazione ossea adeguata e a rinforzare il sistema immunitario, come da più parti emerso soprattutto in questo frangente.

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