L’estate è finalmente arrivata e possiamo anche quest’anno, in un necessario e agognato ritorno ad una normalità post-Covid19, dedicarci alla tintarella estiva, che ci fa bene per mille motivi, se perseguita con criterio e senza eccessi.
Il sole svolge numerose azioni benefiche per la salute: stimola la produzione di Vitamina D, indispensabile per fissare il calcio nelle ossa, partecipa alla sintesi di ormoni importanti per il benessere, sia fisico sia psichico, inoltre, nel corso della recente pandemia, si è rivelata particolarmente utile nel sostenere le difese immunitarie.
Tuttavia, i raggi UV rappresentano anche uno stress per l’organismo, che si difende “provocando” l’abbronzatura. In effetti, per aumentare le difese nei confronti delle radiazioni, la pelle, o, meglio, i melanociti, cellule presenti nel tessuto cutaneo, producono melanina, che rende ambrata l’epidermide: più melanina c’è, più si diventa scuri.
A prescindere dall’esposizione, la produzione di melanina è geneticamente predeterminata: a seconda del fototipo a cui apparteniamo, se abbiamo una carnagione molto chiara tenderemo ad arrossarci e scottarci più facilmente e dovremo utilizzare una protezione solare ad indice più alto (fino a 50) soprattutto durante i primi giorni di esposizione. Il consiglio per tutti è comunque quello di esporsi gradualmente, evitando le ore più calde, ma anche l’alimentazione aiuta a “catturare” i raggi del sole ed è in grado di difendere l’organismo dalle elevate temperature e dalle scottature.
Cosa mangiare allora d’estate per abbronzarci meglio, senza danneggiare l’epidermide?
Diventa essenziale fare scorta di Vitamine, alcune delle quali sono fondamentali.
La Vitamina A è la più importante per la salute e la bellezza della pelle; infatti, favorisce la sintesi di tutti i mucopolisaccaridi presenti a livello di cute e sottocute. Ed è proprio da queste molecole del tessuto connettivo che dipendono l’elasticità e l’idratazione della pelle, nonché il ritardo nella formazione delle rughe. Si ricordi, infatti, che i raggi solari seccano la cute e tendono a distruggere la componente fibrosa del connettivo: la presenza della Vitamina A favorisce la moltiplicazione delle cellule deputate alla produzione di queste fibre e quindi svolge una funzione di protezione. Inoltre, è risaputo che una prolungata esposizione solare aumenta lo stress ossidativo, ossia la produzione di radicali liberi, sostanze tossiche che accelerano l’invecchiamento delle cellule e, quindi, anche della pelle. Per neutralizzare l’azione di questi composti tossici è indispensabile assumere quotidianamente con la dieta le ormai note sostanze cosiddette antiossidanti: Vitamine A, C, E e i minerali quali Selenio e Zinco.
La Vitamina C svolge un ruolo fondamentale nella produzione di collagene, proteina presente in pelle, capelli e unghie ma anche costituente delle strutture quali il tessuto connettivo, le cartilagini, i tendini, etc.
Per soddisfare il fabbisogno di questi preziosi alleati della salute, è sufficiente ricordarsi la regola delle famose cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, all’interno di un’alimentazione variata ed equilibrata. Sul podio del “cibo che abbronza”, perché ricco di Vitamina A, secondo una speciale classifica stilata recentemente dalla Coldiretti, troviamo carote, radicchi, albicocche, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, fragole o ciliegie che sono peraltro disponibili in grande quantità e varietà durante i mesi estivi. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1.200 microgrammi di Vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile.
Oltre a una dieta corretta, è importante ricordare che la pelle si idrata dall’interno, non dall’esterno, e l’acqua è senza dubbio il miglior alleato per combattere la secchezza e mantenere una bella pelle elastica.
Fortunatamente, assicurarsi tutti gli elementi citati non è difficile. Una prima colazione a base di yogurt, pane integrale e frutta, un pranzo leggero a base di cereali e verdure con poche proteine (legumi, un uovo, un po’ di ricotta) e una cena a base di pesce e verdure, soddisfa i fabbisogni. Ancora meglio se si consuma sempre la frutta come spuntino e se, come condimento, si utilizza l’olio extravergine di oliva. Insomma, una dieta naturalmente mediterranea, da godersi in riva al mare, per un’abbronzatura perfetta.
Quando però uno stile di vita corretto ed una dieta equilibrata e varia non sono sufficienti a ridurre l’eccesso di radicali liberi e lo stress ossidativo, è consigliabile ricorrere a integratori specifici. Completamente naturale, Immun’Âge®, conosciuto in tutto il mondo come la “vera Papaya fermentata”, è ormai considerato un “complemento alimentare funzionale” (functional food), cioè molto più di un integratore, perché, oltre ad agire per tamponare eventuali carenze di sostanze di cui il nostro fisico necessita, può vantare proprietà che vanno ad agire anche a livello cellulare, addirittura modificando il nostro DNA con funzioni “protettive” rispetto allo stress ossidativo. Per catturare solo il meglio del sole, supportando le nostre difese antiaging dall’interno.