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Il sistema immunitario, un meccanismo perfetto che può incepparsi

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Scritto da R C
Il sistema immunitario è un meccanismo altamente performante, che ci difende dalle aggressioni da parte di virus, batteri, funghi ed altri organismi e molecole nocivi per la nostra salute.

Ma come funziona questo perfetto sistema e quando rischia il default?

Il sistema immunitario, come si legge in “Antivirus”, di Margherita Enrico (Sperling&Kupfer) «è di fatto distribuito ovunque nel nostro corpo, anche al di fuori delle strutture riconosciute. Per esempio, il nostro intestino è il maggior contenitore di cellule immunitarie: non solo è la porta verso l’esterno, ma al suo interno convivono giornalmente con miliardi di microbi, e questo succede da subito, poco dopo la nostra nascita. Il nostro sistema immunitario è dunque il maggior controllore che ci difende dalle aggressioni di agenti infettivi. Quando un intruso, come il Sars-CoV-2, penetra nell’organismo, scatenando l’infezione virale, il sistema immunitario risponde immediatamente all’aggressione.

La “prima linea”, cioè le prime cellule a intervenire, sono i monociti macrofagi, globuli bianchi-spazzini che hanno due missioni: liberare l’organismo dalle sostanze dannose e rendere individuabili gli agenti infettivi, in modo che i linfociti T ne riconoscano la pericolosità e attivino la risposta immunitaria. Oltre ai linfociti T, il sistema immunitario può contare anche sui linfociti B, produttori di anticorpi: entrambi agiscono contro i virus. Quando il sistema immunitario si trova ad affrontare una guerra, per esempio nei confronti di un virus, da un lato mette in campo i suoi soldati, ma dall’altro aumenta la produzione di citochine, sostanze pro-infiammatorie. Ormai è risaputo che la risposta infiammatoria aumenta sensibilmente la produzione di radicali liberi, molecole ossidative che entrano in circolo e che a loro volta devono essere eliminate in modo efficiente perché nocive. Di solito, nelle persone giovani e in buona salute, il sistema antiossidante e il sistema immunitario collaborano per eliminare sia la causa scatenante dell’infezione sia il danno organico

Fin qui, dunque, tutto bene, eppure alcuni soggetti sembrano più protetti e più pronti ad attivare una corretta risposta immunitaria, in caso di aggressioni da parte di virus, rispetto ad altri. Inoltre, ci sono periodi della vita durante i quali, in realtà, anche chi sembra avere ottime difese immunitarie, si trova improvvisamente in difficoltà. Perchè, allora, questo meccanismo pressoché perfetto sembra incepparsi?

Le reazioni che si attivano in caso di sollecitata risposta immunitaria sono estremamente complesse e delicate; tutti gli organismi coinvolti devono essere in buono stato di salute ed in perfetto equilibrio tra di loro.

Tuttavia «tutto questo diventa sempre meno efficiente con il passare degli anni: le sostanze ossidanti vengono eliminate con maggior difficoltà e si accumulano nei tessuti, creando una serie di problemi, fra cui un malfunzionamento della risposta immunitaria. Nelle persone anziane si assiste a un fenomeno definito “immunosenescenza”, cioè il progressivo indebolimento del sistema immunitario legato all’invecchiamento. In questo stato di malfunzionamento della risposta immunitaria, legato all’età, l’infezione aggraverà la situazione scatenando un’ulteriore iperproduzione di citochine pro-infiammatorie con conseguente accumulo di radicali liberi che resteranno in circolo o si ammasseranno negli organi filtro conosciuti, come i reni, ma anche nel sistema nervoso centrale, senza possibilità di essere smaltiti e la conseguenza sarà un indebolimento del sistema immunitario. Questo spiega anche perché gli ultra-sessantenni sono più soggetti a complicanze in caso di contagio. Ci sono diverse strategie che si possono attuare per modulare la risposta infiammatoria in modo da ridurre al minimo l’accumulo di radicali liberi. A questo scopo, l’uso di sostanze antiossidanti, o capaci di attivare una reazione antiossidante nell’organismo, è altamente consigliato.»

Oltre all’età, anche un’eccessiva e perdurante esposizione a fattori che alterano l’equilibrio ossidativo, quali inquinamento, errata alimentazione, pessime abitudini di vita, stress psico-emotivi e fisici, può andare a sbilanciare i fattori di un’equazione apparentemente perfetta, quella che regola, in reciproca interdipendenza, la risposta immunitaria e quella antinfiammatoria. Generando un circolo vizioso in cui, al cronicizzarsi dell’infiammazione, segue un indebolimento della fisiologica risposta immunitaria. Anche in soggetti giovani…

Ecco perché, per mantenere in buona salute le nostre difese immunitarie, occorre intervenire anche su quei fattori che determinano alti livelli di infiammazione, spesso “silente”, all’interno del nostro organismo.

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