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Qualità del sonno e sistema immunitario

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Scritto da R C

Dr. Origa, Medico Chirurgo, specialista in Ortopedia, Naturopata, Esperto in Medicina Funzionale e docente AIMF.

Il sonno rappresenta un momento importante della nostra giornata: consente di recuperare le energie dissipate durante il giorno e le informazioni utili, eliminare quelle non utili e relegare i ricordi spiacevoli nella parte inconscia della nostra mente.

Esso è sotto il controllo del parasimpatico, quella parte del Sistema Nervoso Autonomo o Vegetativo (per intenderci quello che controlla il nostro metabolismo, adattandolo istantaneamente alle necessità del momento) che lavora dalle tre del pomeriggio alle tre del mattino. Si alterna all’ortosimpatico, che ci aiuta a far fronte agli impegni giornalieri e agli imprevisti che possono capitare nel corso della nostra attività quotidiana, ci rende vigili, attenti, pronti, ma consuma una gran quantità di energia: occorre quindi l’intervento del sonno.

Anche se durante il sonno sembra che tutto taccia, in realtà nel nostro organismo c’è un via vai di informazioni tra neuroni e neuroni, tra neuroni e ghiandole endocrine (ormoni), tra ghiandole endocrine ed organi.

Diamo uno sguardo a quello che succede insieme al Dr. Origa.

«L’ormone somatotropo o ormone della crescita è prodotto durante il sonno profondo e agisce, sia direttamente sia con l’intermediazione del fegato: nei bambini determinando l’accrescimento corporeo osteomuscolare e di conseguenza degli altri organi e visceri, nell’adulto ristrutturando le parti usurate degli organi e delle cellule (enzimi, proteine strutturali, membrana cellulare) e recuperando glucosio da immagazzinare.

Una piccola quota di estrogeni, prodotta in questa fase, aiuta il lavoro dell’ormone somatotropo sia nel maschio sia nella femmina, in particolare a livello osseo.

L’ormone tiroideo è attivato tra l’una e le quattro del mattino, ed organizza tutto affinché al risveglio troviamo immediatamente tutto ciò che è necessario per affrontare bene la giornata; innalza il metabolismo e in qualche modo è come se cominciasse a “scaldare” il corpo per farlo partire bene al risveglio, come se fosse una macchina diesel.

Lo aiuta l’adrenalina, un neurotrasmettitore prodotto dalla ghiandola surrenale, rilasciato in piccolissima quantità intorno alle tre del mattino: è la chiave di accensione per far partire tutto il sistema; se ne produciamo troppa corriamo il rischio di svegliarci troppo presto, proprio alle tre del mattino: questo succede quando abbiamo troppi pensieri per la testa o siamo troppo preoccupati per qualcosa (STRESS).

Adrenalina e ormone tiroideo collaboreranno ancora durante le ore di attività dell’ortosimpatico, su sua richiesta, per affrontare gli imprevisti.

Anche l’insulina lavora durante la notte e rende possibile l’utilizzo, oltre che del glucosio, degli aminoacidi da parte delle cellule, per consentire la rigenerazione delle proteine usurate.

Paratormone e aldosterone consentiranno, rispettivamente, la mobilizzazione del calcio ematico e il mantenimento della corretta pressione sanguigna.

Ultima ma non per ultima, la melatonina, che è in realtà un neurotrasmettitore, la quale garantisce la continuità e la profondità del sonno.

Ovviamente, per far funzionare questi ormoni il corpo silenzierà tutti quegli ormoni che lavorano durante il giorno: cortisolo, testosterone, vasopressina, progesterone, calcitonina e glucagone.

Se tutti gli ormoni attivi durante le ore di funzionamento del parasimpatico lavorano con efficienza, ne trarrà vantaggio anche il Sistema Immunitario: diversi studi mettono, infatti, in relazione un cattivo sonno con un decadimento delle funzioni delle varie classi di linfociti.

Curare la qualità e la quantità del sonno pertanto è importante: una corretta alimentazione (preferire le proteine ai carboidrati alla sera, evitare alcool e caffè, non sovraccaricare di cibo lo stomaco), svolgere attività rilassanti prima di andare a dormire (praticare yoga, meditazione, evitare uso di pc, tablet, cellulari) o fare una passeggiata tranquilla dopo cena, sono tutte attenzione che possono garantire una miglior efficienza di tutti gli ormoni che lavorano durante la notte, mantengono il Sistema Immunitario in forma,  ci fanno affrontare in modo adeguato la giornata.

In caso di necessità, ovvero quando si verifichino difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni frequenti, difficoltà a riprendere sonno, possono aiutarci alcuni integratori a base di composti naturali e/o minerali: il magnesio, ad esempio, ha una funzione rilassante sia a livello psichico sia muscolare. Anche l’associazione di diversi fitoestratti da piante come biancospino, che normalizza il ritmo sonno-veglia e riduce l’entità dell’evento ansioso che disturba il prendere sonno, scutellaria e valeriana, che lavorano sulla qualità del sonno, e Ashwagandha, una pianta adattogena mutuata dalla medicina ayurvedica, insieme alla passiflora, riducono fino ad eliminarli i risvegli notturni, con la “supervisione” della melatonina che, se assunta in sinergia, coordina le attività di tutte queste piante».

L’assunzione di qualunque integratore non potrà naturalmente mai sostituire un adeguato stile di vita e il consiglio del vostro medico di fiducia, ma potrà, in determinati periodi, agevolare la qualità del sonno e, di conseguenza, migliorare anche le funzioni del sistema immunitario.

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