Salute

È stagione di allergie. Gli antistaminici naturali

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Scritto da R C

Gli occhi che si arrossano, si gonfiano e lacrimano, la gola che pizzica, una sensazione di prurito sulla pelle e una raffica di starnuti impossibili da trattenere ci annunciano che la primavera è arrivata!

Durante il risveglio primaverile, le piante iniziano a diffondere nell’aria sostanze volatili utili alla loro riproduzione: i pollini… Basta un respiro perché tali sostanze entrino nel nostro organismo, provocando in alcuni soggetti “ipersensibili” una serie di reazioni allergiche. L’allergia è in realtà una risposta “eccessiva” da parte del nostro sistema immunitario che, non riconoscendo come proprie tali sostanze, le aggredisce come se fossero virus o batteri. Anche se in realtà i pollini non sono nocivi, il nostro sistema difensivo produce anticorpi che si legano alle cellule contenti istamina, ed è proprio quest’ultima che provoca tutti i fastidiosi sintomi del raffreddore da polline. Tra i pollini che più spesso provocano allergie stagionali troviamo Parietaria, Graminacee, Ambrosia (diffusa però da fine agosto) e Betullacee.

La rinite allergica può ripresentarsi, ogni anno, da marzo a settembre, in chi ne soffre. Probabilmente l’uso di mascherine per proteggersi dal coronavirus potrebbe anche limitare, attualmente, l’esposizione al tipo di pollini che scatenano le manifestazioni allergiche durante i periodi delle fioriture, ma per controllare  l’andamento della stagione pollinica e la concentrazione giornaliera degli allergeni nell’aria, possiamo utilizzare uno dei tanti calendari diffusi online da ARPA.
I cambiamenti climatici e l’inquinamento, infatti, stanno contribuendo a cambiare il ciclo vitale di alcune piante e questo, in alcune aree geografiche o in alcuni periodi, può determinare l’anticipo della stagione dei pollini.

Chi è più esposto? Non c’è una risposta univoca, anche se è possibile identificare alcuni fattori di rischio. Il principale è la familiarità, ovvero avere almeno un genitore o consanguineo che soffra di rinite allergica o altre forme di allergia.
È stato inoltre prospettato un ruolo degli agenti irritativi aspecifici presenti nell’inquinamento atmosferico quali alti livelli di NO2 (biossido di azoto), SO2 (biossido di zolfo) e O3 (Ozono). Ciò spiegherebbe perché la prevalenza di questo genere di allergie risulti maggiore negli ambienti urbani rispetto alle zone rurali.

Di fronte all’emergere di una sintomatologia sospetta, con rinite, prurito e orticaria, congiuntivite e/o tosse secca, la visita dall’allergologo e i test che vi prescriverà potrebbero confermare la diagnosi di allergia stagionale che, nei casi più gravi, può esitare in forma di asma allergico, che sarà necessario curare con antistaminici e con corticosteroidi.

Per forme più leggere sono consigliati anche trattamenti naturali, ad esempio l’assunzione di macerati glicolici di Ribes nigrum in gocce e complessi di mix brevettati contenenti, oltre al Ribes nigrum, anche altri elementi utili a tenere sotto controllo la sintomatologia, tra i più innovativi troviamo la Capparis spinosa o Cappero di Pantelleria.

Le conoscenze attuali attribuiscono, infatti, ai suoi boccioli floreali considerevoli ed interessanti attività biologiche, dovute alla presenza di specifici flavonoidi, i quali vantano proprietà antiossidanti. In uno studio, condotto presso l’Istituto di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Catania (Bonina et al., 2005), è stato valutato l’effetto positivo di un composto (Cappades®) nei confronti dei sintomi indotti da allergeni (pollini e alimenti) e da istamina.

Per manifestazioni come naso “tappato” o secchezza delle vie aeree superiori si rivela un valido aiuto Rina-Med® di NAMED®, dotato di erogatore per nebulizzare le componenti direttamente all’interno delle narici. Rina-Med® è a base di Altea, emolliente e lenitiva, sale marino, Sali Tissutali, Acido ialuronico ad effetto idratante e con aggiunta di Mastiha di Chios, Cardiospermum, Manganese e Mirto.

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