Già nel 2018, ben prima della pandemia che ha senz’altro messo a rischio anche la salute psichica, oltre a quella fisica, si parlava di “stress per 9 italiani su 10”. Attacchi di panico, crisi di ansia e depressione sono solo alcune delle conseguenze che l’isolamento da lockdown e la pandemia hanno avuto sulla psiche di migliaia di individui.
Secondo un’indagine dell’Istituto Piepoli, risalente al 2019, quindi pre-pandemia, il 40% degli italiani si era rivolto ad uno psicologo; ripetendo l’indagine a maggio 2020, subito dopo il primo lockdown, la percentuale di chi aveva cercato un sostegno psicologico per gestire ansia, stress e depressione, saliva al 62%.
Ma cosa succede quando ci sentiamo stressati e come possiamo cercare di “riprendere il controllo” delle nostre emozioni?
Lo stress e l’ansia sono una condizione psicologica che si rivela attraverso molti sintomi tra loro anche non apparentemente collegati: innalzamento della pressione arteriosa, tachicardia, senso di oppressione a livello toracico, nervosismo, alterazioni del sonno, difficoltà digestive, tensioni e blocchi a livello muscolare o, al contrario, apatia, spossatezza e ipersonnia.
Tutte reazioni dovute agli ormoni che si liberano in condizioni di stress, ovvero catecolamine (adrenalina, noradrenalina e dopamina) e cortisolo. Le prime vengono liberate nella fase di allarme e aiutano a reagire con prontezza (risposta immediata di tipo “attacco” o “fuga”). Il cortisolo, invece, viene prodotto quando le condizioni di stress sono persistenti e tendono a prolungarsi nel tempo. È importante saper gestire lo stress nella fase acuta, cercando di evitare di arrivare ad uno stato di vero e proprio esaurimento delle risorse psico-fisiche.
Tra i fattori che possono aiutarci a rilassarsi e a ritrovare la calma in una situazione particolarmente stressante, e che magari rischia di prolungarsi nel tempo, troviamo un’alimentazione sana, la pratica regolare di attività fisica ed il gioco per scaricare le tensioni, la meditazione, il massaggio, lo yoga e l’assunzione di complementi nutrizionali a base estratti vegetali, principi funzionali e naturali, vitamine e minerali.
In caso ci si trovi di fronte a sintomi riconducibili allo stress, quando cioè si manifestino comportamenti di tipo ansioso, occorre agire su due fronti: da un lato favorire il rilassamento, per ridurre i livelli di cortisolo in circolo, e dall’altro, supportare le risorse energetiche di cui l’organismo necessita per non entrare in fase di “esaurimento”.
In caso di ansia cronica, attacchi di ansia improvvisi, forte stress, panico, irrequietezza, ansia da prestazione, tensione nervosa, è utile, per iniziare, utilizzare fitoestratti, con effetto rilassante, derivati da piante quali Passiflora, Biancospino e Tiglio.
La Passiflora, i cui principi attivi comprendono alcaloidi indolici (armina, armana, armolo), fitosteroli, flavoni glicosidi (apigenina, vitexina, luteolina, rutina, etc). La Passiflora, già nota agli aztechi, fu importata in Europa nel XVII secolo e subito utilizzata per la sua attività rilassante, perché aiuta a liberarsi dalle tensioni restituendo calma e serenità e stabilizzando il tono dell’umore.
Il Biancospino è considerato la pianta anti-stress per eccellenza: mantiene l’omeostasi funzionale dell’apparato cardiovascolare e la regolarità della pressione arteriosa; per queste sue proprietà viene utilizzato in situazioni di tensione con coinvolgimento dell’apparato cardiovascolare. Gli estratti di Biancospino esercitano un’azione inotropa positiva (aumentano cioè la forza contrattile del cuore) e cronotropa negativa (diminuiscono la frequenza cardiaca).
Albero sacro presso le antiche popolazioni germaniche, il Tiglio viene utilizzato in fitoterapia per favorire la calma e la tranquillità interiore ed è pertanto considerato il fitocomplesso principe dei soggetti nervosi che tendono alle manifestazioni psico-somatiche. In fitoterapia si utilizzano i fiori e le brattee di tiglio argentato (Tilia platyphyllos Scop.), ricche in farnesolo, un alcol sesquiterpenico dalle proprietà calmanti, presente anche nell’olio essenziale del neroli (fiori di arancio amaro), altra componente che agisce in modo positivo sul rilassamento.
Accanto ai fitoestratti che “calmano” le tensioni e abbassano i livelli di cortisolo, contribuendo a ripristinare lo stato di benessere psico-fisico, si rivelano utili anche Magnesio, Taurina e Vitamina B6 per controllare l’ipereccitabilità, senza, al tempo stesso, sottrarre energia all’organismo. Si tratta di tre preziosi elementi che si influenzano reciprocamente, in quanto la scarsità di una di essi porta, inevitabilmente, ad una diminuzione degli altri, con implicazioni negative sulla contrazione neuro-muscolare, sui livelli di adrenalina e noradrenalina e sulla disponibilità energetica delle cellule coinvolte dagli stimoli stressori.
Il Magnesio è fondamentale per regolare l’eccitabilità neuro-muscolare, per sostenere la produzione ed il trasporto di energia nel cervello e nei muscoli, direttamente interessati dalla risposta allo stress, e contribuisce anche a ridurre la secrezione dell’adrenalina e le conseguenze che essa provoca sui diversi organi e apparati. Lo stress provoca la fuoriuscita di Magnesio dalle cellule e la sua perdita a livello urinario; questo accade indipendentemente dal tipo di stress: sforzo fisico intenso, rumore acuto, tensione interiore, variazione brusca della temperatura, traumi, interventi chirurgici.
La Taurina contribuisce a preservare l’omeostasi a livello delle cellule sottoposte a diversi tipi di stress (inquinanti, eccesso di calcio, mancanza di ossigeno) e riduce la quantità di adrenalina e noradrenalina secrete dalle surrenali, compensando una diminuzione del Magnesio. La Taurina aiuta a “risparmiare” Magnesio, il quale, a sua volta, preserva la disponibilità di Taurina, che richiede Vitamina B6 per essere correttamente sintetizzata dal nostro organismo.
La Vitamina B6, ad esempio, può agire solo se viene attivata dal Magnesio, ed è importante in tutte le condizioni di stress eccessivo e persistente perché favorisce la liberazione di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori fondamentali per assicurare lo stato di benessere. Non a caso, infatti, disturbi del sonno, nervosismo e malumore possono essere segnali di una carenza di Vitamina B6, che però, per svolgere la propria attività, ha bisogno di Magnesio.
Ed ecco perché, insieme a fitoestratti dalle proprietà rilassanti, andrebbero assunti anche Magnesio, Vitamina B6 e Taurina per aiutare l’organismo ad utilizzare correttamente l’energia che serve a far fronte allo stress e a diminuire la portata di quei sintomi fisici e non, di tipo neuro-muscolare, associati a stress, tensioni, ansia, eccitabilità e nervosismo.