Quando la regolarità intestinale diventa difficile da ottenere, e un cambio delle abitudini di vita e di alimentazione non basta a risolvere la situazione, possiamo ricorrere ai lassativi naturali.
Esistono molte tipologie di lassativi, ma solitamente, poiché la stipsi è, nella maggioranza dei casi, un disturbo di tipo “funzionale”, il trattamento andrebbe scelto e affrontato cercando “in primis” di rispettare la fisiologia gastro-intestinale. In definitiva occorre trattare l’intestino con dolcezza ed evitare, almeno in un primo approccio, quei lassativi che agiscono sul sistema nervoso stimolando il rilascio di neurotrasmettitori che aumentano le contrazioni peristaltiche del colon, oppure metodi che, stimolando attivamente la motilità intestinale, possono provocare crampi. Meglio preferire, quindi, almeno in prima battuta, un approccio “dolce”.
Tra le soluzioni naturali troviamo gli integratori di fibre, che agiscono richiamando acqua nell’intestino ammorbidendo le feci agevolandone l’espulsione. Lo Psillio (Plantago ovata Forsk) è una pianta officinale indicata per le stipsi croniche e acute, i suoi semi lo rendono un efficacissimo e delicato lassativo naturale perché essendo una fibra idrosolubile è dotata di effetto emolliente e protettivo sulle mucose. I semi di Psillo contengono una mucillagine che, al contatto con l’acqua, si gonfia e aumenta di volume, fino a 30 volte, formando una sorta di gel che gonfia la massa fecale, ne ammorbidisce il contenuto e stimola meccanicamente la peristalsi facilitando la regolarità del transito intestinale. Questo genere di lassativi è particolarmente apprezzato per la sicurezza ed efficacia perché rispettoso della fisiologia e funzionalità degli organi con cui viene a contatto. Lo Psillio, inoltre, grazie alla formazione del gel e dei suoi componenti, ha proprietà antinfiammatorie e lenitive sulla mucosa ed è quindi indicato nelle coliti e in tutte le irritazioni delle pareti del sistema gastroenterico.
Come purtroppo molti tra coloro che soffrono di stipsi ben sanno, spesso a questo fastidioso problema sono associati anche disturbi quali gonfiore, tensione e fastidio a livello addominale. Per questo motivo è utile associare all’ integrazione di Psillio anche specifiche componenti che agiscono sulla funzionalità gastrica e digestiva, per ottenere un effetto completo. L’integrazione con Psillio associato a un estratto naturale ad attività procinetica come lo Zenzero e ad un pool Enzimatico digestivo calibrato, oltre ad acqua in abbondanza, creerà in tal modo la condizione per un rapido, salutare e duraturo miglioramento della corretta funzionalità gastrointestinale.
La radice di Zenzero, infatti, è in grado di stimolare i normali movimenti peristaltici, favorendo lo svuotamento gastrico e riducendo, al contempo, il gonfiore addominale. Inoltre, agisce come naturale gastroprotettore, stimolando la produzione di mucina, una glicoproteina che protegge la mucosa gastrica e allevia i sintomi da reflusso.
Anche l’assunzione di un mix di specifici enzimi digestivi vegetali quali amilasi, proteasi, glucoamilasi, lipasi, cellulasi, lattasi e pectinasi, può contribuire a migliorare l’efficienza dell’apparato digerente. La digestione di molecole complesse come i carboidrati, i grassi e le proteine, infatti, richiede l’intervento di enzimi che trasformino le lunghe molecole in unità dalle dimensioni più ridotte e quindi più facili da digerire. La riduzione di queste grosse molecole consente anche di limitare i processi di fermentazione e quindi la formazione di fastidiosi gas intestinali.
Tra i fitoestratti utili per combattere la stitichezza e regolarizzare la funzionalità intestinale in modo “dolce” ma efficace possiamo senz’altro contare sullo Psillio, la fibra solubile maggiormente utilizzata a livello mondiale e raccomandata da linee guida internazionali per il trattamento della stipsi, oggi disponibile come integratore anche in abbinamento sinergico a formulazioni di specifici enzimi e sostanze naturali riconosciute per le loro proprietà digestive quali lo Zenzero.